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All'inizio degli anni 2000, nella città di Biha, in Bosnia Erzegovina, vengono ritrovati dentro una fossa i cadaveri di tre combattenti. Uno dei corpi sembra appartenere a Samir Muslinovi, detto "Darko", soldato dell'esercito croato tristemente noto per aver tradito i propri commilitoni massacrandoli alle spalle durante un pattugliamento notturno lungo la linea di confine, nel 1992. Marko Verni, italo-croato, lavora ad Udine presso la Saepes, ONG che si occupa di restituire un nome ai cadaveri recuperati in seguito al conflitto balcanico. Leggendo un referto, il sangue di Marko si gela di fronte al nome di Samir Muslinovi, reo di aver assassinato, tradendoli, due suoi strettissimi amici. Nonostante la medaglietta ritrovata addosso al cadavere, Marko non è convinto della reale identità di quel corpo: sono troppi gli indizi che lo portano a sospettare che "Darko" sia ancora vivo. Desideroso di conoscere la verità e mosso da spirito di vendetta, Verni intraprende una caccia all'uomo che lo condurrà, accompagnato dal fidato amico Ulisse, attraverso l'ex Jugoslavia, la Russia e l'Austria, sulle orme di "Darko" il disertore.